La Storia
Nel momento in cui si cerca di far conoscere l’attuale Cassa Mutua Marzotto non si può non ricordare il lungo percorso che ha portato la nostra Associazione ad una essere fra le più alte forme di mutualità e di solidarietà tutt’ora in essere.
Nel lontano 1866 a Valdagno, ad opera di illuminati precursori, nacque la Societa di Mutuo Soccorso per gli artigiani ed operai di Valdagno che “…con il tenue sacrificio di pochi centesimi alla settimana vi darà diritto ad appartenere ad una Istituzione utile e rispettabile…”
La Società di Mutuo Soccorso degli artigiani ed operai “ha per iscopo di riunirsi in fratellanza per provvedere ai loro bisogni in caso di malattia od impotenza al lavoro” così iniziava lo Statuto della Società approvato il 9/12/1866.
La Società di Mutuo Soccorso aveva come unico scopo quindi quello di aiutare i lavoratori nei momenti di bisogno.
Va ricordato che contrariamente ad altre, nella società di Valdagno erano accettate come socie anche le donne seppur non contavano praticamente nulla in quanto non avevano diritto di voto e non partecipavano neppure alle Assemblee.
In quegli anni, in particolare nel centro nord sorsero numerose forme associative simili.
La Società di Mutuo Soccorso non divenne mai una istituzione di classe in quanto non contemplava statutariamente la difesa sindacale dei lavoratori.
La mutualità rimarrà sempre l’unica finalità dell’associazione.
L’assenza di coloritura politica e di spirito operaista permetterà all’Associazione di passare indenne il periodo fascista senza subire soppressioni o commissariamenti.
Va sottolineato che nella società non venivano affrontati problemi o questioni relativi alle condizioni degli operai, del lavoro, dei rapporti sindacali.
La Società di Mutuo Soccorso nella sua vita ha conosciuto le grandi ristrutturazioni aziendali alla Marzotto, la crisi del ’68, gli scioperi tutti avvenimenti di cui non si trova alcuna eco nei verbali del Consiglio nè delle Assemblee dei soci.
Per quanto riguarda l’attività vera e propria inizialmente era indirizzata a tre specifiche forme di assistenza:
- la tutela della impotenza al lavoro (in quegli anni non era prevista nessuna copertura assicurativa pubblica o aziendale)
- dei sussidi funerari
- per gli emigranti sotto forma di contributo alle spese di viaggio.
(la mancanza di lavoro nei nostri territori era elevata e molti erano costretti a cercare fortuna in altri paesi).
Il Bilancio delle attività della società nei primi anni si chiuse con lusinghieri risultati tale da assicurare un prospero andamento con utilizzo di poco più dei 2/3 dei versamenti complessivi.
È interessante notare come in quei primi anni venivano registrati i rendiconti molto puntuali delle entrate e delle somme erogate ai soci con indicati gli importi ed i beneficiari.
Nel 1873 su volontà di una cinquantina di soci appartenenti alla categoria degli artigiani si decise di separare l’amministrazione dei versamenti e dei sussidi tra gli operai e gli artigiani con una proporzionale ripartizione del capitale, tanto che le due nuove società procedettero separatamente.
In quegli anni furono istituite: La Farmacia Sociale, nata il 28/03/1909 che aveva lo scopo “di vendere le medicine al prezzo di costo senza un centesimo di lucro” e il 29/05/1914 la Cantina Sociale che inizia la sua attività l’11 novembre dello stesso anno.
Per vari decenni la Società di Mutuo Soccorso degli operai operò con costanza ed efficienza.
Le adesioni al 21/04/1930 erano 3.592 e venivano indicate al 31/12/1929 corresponsioni per 557 sussidi ordinari e la copertura di 8.927 giornate non lavorate.
I sussidi di malattia vennero forniti dalla Società di Mutuo Soccorso solamente fino ai primi mesi del 1929 in quanto dal 21 aprile funzionò la Cassa Mutua Aziendale Marzotto denominata: Cassa Mutua Malattie del Lanificio V.E. Marzotto Valdagno.
[verbale riunione del 25 aprile 1929]
Nel regolamento l’art. 1 prevede che i benefici della Cassa siano estesi a tutto il personale operaio, pertanto l’iscrizione alla Cassa non è più facoltativa ma diventa obbligatoria per tutti gli operai dello Stabilimento, stabilmente assunti (uomini, donne, apprendisti) e ha lo scopo: “di assicurare visita medica gratuita presso l’ambulatorio dello Stabilimento con eventuali cure gratuite; per gli ammalati visita medica gratuita a domicilio, medicinali gratuiti, sussidi giornalieri in denaro e un concorso spesa per eventuali interventi chirurgici. Inoltre un sussidio di maternità per le donne e cure marine o alpine per i figli dei dipendenti fino all’età di 12 anni.”
Interessante è leggere il testo del Bollettino del Lanificio datato marzo 1929 che oltre ad indicare i sussidi previsti chiarisce, in una serie di articoli, anche le situazioni non ammesse al beneficio.
Nel luglio 1936 avvenne lo scorporo delle posizioni all’interno della Cassa Mutua fra gli operai e gli impiegati del Lanificio.
Per questi ultimi vi fu un aumento della quota versata e una diversificazione delle prestazioni.
Negli anni successivi continua l’attività a tutela dei lavoratori.
Risulta importante anche l’attività di Poliambulanza che vedeva impegnati medici in visite ambulatoriali di varia natura.
I dati che riportiamo dimostrano di quanta utilità sia stata questa istituzione sia per quanto riguarda il numero di interventi che per prescrizioni mediche.
La tabella allegata indica nello specifico la tipologia degli interventi erogati.
Riportiamo un bilancio consuntivo dell’esercizio 1938 che testimonia la meticolosità con cui gli amministratori gestivano il Patrimonio della Cassa.
Nel 1940 si raggiunse il numero di 7.665 associati.
Un importante cambiamento avviene nel 1947, momento nel quale lo Stato per far fronte all’estremo frazionamento del sistema mutualistico e alla dispersione tra istituti ed enti assistenziali di varia natura interviene con il DLCPS 13 mag. 1947, n.435 costituendo l’INAM (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le Malattie) che di fatto assorbe tutti gli Istituti e le Casse Mutue.
La Cassa Mutua Malattie del Lanificio V.E. Marzotto Valdagno, continua la sua attività con delega tacita da parte dell’INAM e questo fu possibile fino al dicembre 1968.